panphonia istriana
HR / ITA / ENG
  • HOME
  • ABOUT
  • Close
produzione: Organizzazione artistica Transhistria ensemble
direzione artistica: musicista Tamara Obrovac www.tamaraobrovac.com
design, video e l’identità visiva: Matija Debeljuh
contatto: istra@panphonia.com
  • vol. III
    labinjonska cakavica / ciacavismo dell’ albonese / labin chakavian

SFONDO CULTUROLOGICO

Albona è una città situata sulla costa orientale dell'Istria che sorge su una collina sopra Rabac. Gode di una posizione strategicamente importante con ampia veduta sull'intero territorio istriano. La città è oggi composta da un insediamento vecchio, situato su una collina dominante a circa 2 km dal mare, e da un nuovo abitato situato ai piedi della vecchia Albona, costruito a seguito dello sviluppo dell'industria mineraria.

Le prime tracce di vita umana nel territorio risalgono alla preistoria, quando all'età del Bronzo vi sorgeva un castelliere. Nel primo millennio a.C. accoglieva la tribù dei Liburni, ma con l'arrivo dei Romani Albona diventò una colonia di diritto romano. Molte lapidi e altari votivi, uno dei quali è dedicato alla dea locale Sentona, datano da questo periodo.

Dopo essere stata governata da un susseguirsi di conquistatori l'area di Albona ha subito le sue prime invasioni slave nel VI e VII secolo. Con il successivo arrivo dei Franchi ha finalmente goduto di un periodo di pace. I Franchi introdussero il sistema feudale e Albona divenne una delle prime città in Istria ad essere abitata dai Croati. Nel 1420 Albona passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia sostituito più tardi dal dominio austriaco che ha portato la regione ad un rapido sviluppo. S'intensificò la produzione mineraria accompagnata dalla costruzione di nuove strade, scuole e ospedali. Tuttavia, il malcontento dei minatori aumentava e culminò nei primi scioperi. L'amministrazione italiana (1918-1943) ha ulteriormente modernizzato la città di Albona e la zona circostante, ma ha anche inaugurato una politica di italianizzazione della popolazione croata locale. All'epoca l'industria mineraria di Albona impiegava più di 10.000 lavoratori e pertanto sono stati sviluppati nuovi abitati come Rabac e Podlabin. Nonostante il boom economico e il fatto che Albona era un importante centro minerario, il numero dei scioperi e dei lavoratori scontenti era in grande aumento e così nel 1921 i minatori hanno cominciato una rivolta contro il regime fascista. Hanno fondato la Repubblica di Albona, auto-gestita dai minatori, ma dopo quaranta giorni la rivolta fu soffocata dall'esercito. Si ritiene che questa sia stata la prima rivolta antifascista nel mondo. Quando iniziò la seconda guerra mondiale, il movimento anti-fascista di Albona diventò ancora più forte e molti dei suoi abitanti si unirono al movimento partigiano.

Attualmente, l'unico ricordo della grande epoca mineraria di Albona può essere ammirato visitando la mostra esposta al suo museo. Anche prima del crollo definitivo del settore minerario e prima della chiusura delle ultime miniere nel 1990, la città era diventata un punto di incontro degli artisti croati, conosciuti sotto il nome di Labinski atelieri - gli atelier di Albona.

La vecchia Albona è una tipica città Istriana a forma di acropoli. Nel Medioevo la città era circondata da mura di fortificazione, ma dopo la costruzione del nuovo quartiere di Dolica si cinge di nuove mura con le porte di S. Flora. La città vanta un ricco patrimonio architettonico tra cui spiccano per bellezza e importanza i palazzi patrizi rinascimentali e barocchi. Il punto più alto della città ospita i resti di una fortezza medievale dai quali si apre una veduta spettacolare della città di Rabac e del Golfo del Quarnero.

...